Addio a Gigi Mele, numero uno sui pedali e nel cuore di chi lo ha conosciuto

Addio ad un uomo meraviglioso non a caso fu un eccellente ciclista nell’epoca dei favolosi anni sessanta e più avanti. Addio a Gigi Mele da Calvi Risorta l’antica Cales. Dolore per il mondo dello sport alla vigilia dell’arrivo del Giro d’Italia in Campania con un fervore di iniziative e per la Rai dove Gigi ha lavorato prima al centro di produzione di Torino e poi a Napoli fianco a fianco con generazioni di giornalisti iniettando ogni istante contagiosa euforia e amore per la vita espresso anche con improbabili doti canore. Le stesse che lo avevano reso celebre come gregario canterino nel gruppo. È stato il compagno ideale anche per chi indossava altre maglie: amatissimo nello sport della fatica e del romanzo popolare che è attraversare paesi e cuori in sella ad una bici. Lungo il curriculum e aneddoti stupendi come quando Gastone Nencini afferrò uno spettatore maleducato per il bavero. O il suo secondo posto all’arena di Milano. Ha vinto sempre e comunque nel Cuore della gente. Tante cose sono racchiuse nel libro sulla sua vita vissuta scritto dal figlio Silver, eccellente giornalista e cultore dello sport praticato: numero uno sui pedali e altrettanto con racchetta da tennis. Nel giorno della presentazione in Rai solo posti in piedi. Gigi era abile anche sugli sci. A noi di Rai Napoli ma anche agli inviati da fuori sede ha regalato momenti fantastici, praticamente tutti quelli trascorsi con lui. Pedala altrove Gigi col tuo strepitoso essere speciale. Piace perfino immaginare che ritroverai amici della bici e ovviamente i tuoi amatissimi granata del Toro. (Gfc)