Universiadi, passaggio di bandiere da Taipei a Napoli per l'edizione del 2019

TAIPEI – Danza e canto, è trionfo di Napoli a Taipei. L’arte della città partenopea, sede delle Universiadi 2019, è stata il punto più alto della cerimonia di chiusura delle Universiadi della capitale di Taiwan. Oltre 10 mila spettatori alla Taipei Arena, uno degli impianti realizzati dal Paese asiatico per ospitare la manifestazione, in cui c’è stato il passaggio di bandiere tra la capitale di Taiwan e Napoli. Dopo la sfilata dei Paesi che hanno partecipato alle Universiadi, sono saliti sul palco il presidente dell’Agenzia Regionale Universiadi, Raimondo Pasquino e il presidente del Cusi, Lorenzo Lentini, preceduti dall’intervento del presidente della Fisu, la Federazione internazionale dello sport universitario, Oleg Matytsin, dal vicepresidente della Repubblica di Taiwan, Chen Chien Jen, dal sindaco di Taipei, Wen Ke Jo. “Confesso la mia emozione nel trovarmi in questo stadio così carico di energia, mi congratulo con lo sforzo compiuto da Taipei. Le Universiadi si confermano la grande missione dello sport, unire uomini e donne, oltre le differenze religiose e politiche – ha detto il professor Pasquino -, per le Universiadi di Napoli, nel 60esimo della sua istituzione, l’Italia, la Campania e Napoli città capoluogo sono chiamate a mostrare la loro accoglienza e capacità organizzative. L’impegno per gli impianti è imponente, ma ce la faremo”. Poi, Lorenzo Lentini, presidente del Cusi: “Ringrazio Taipei per l’ospitalità, degna di una grande tradizione, presto il testimone delle Universiadi tornerà a Napoli con noi, realizzeremo evento di sport e cultura. Vi aspettiamo a Napoli, grazie Taipei, forza Napoli”. Sempre sul palco, c’è stato il passaggio della bandiera da Taipei 2017 a Napoli 2019, sventolata dal presidente dell’Aru Pasquino e poi dal numero uno del Cusi, Lentini. Dopo i discorsi dal palco, è stata la volta, tra le varie esibizioni, del tenore Francesco Galasso che si è esibito interpretando “O Sole Mio” e delle ballerine del corpo di ballo del San Carlo,sulle note della musica popolare dell’800, tra gli applausi del pubblico.