L'orgoglio trascina i lupi al successo su Pistoia

Una belva ferita. La Sidigas, a pezzi dopo le mortificanti sconfitte a Reggio e a Pesaro, riesce a risfoderare gli artigli e a ritrovare compattezza davanti al proprio pubblico con un successo(75 a 70) strappato con i denti, allontanando un tunnel senza ritorno. Ma per superare la frustazione del momento con un pronto riscatto su Pistoia,una neopromossa che  all’insegna della modestia,del dinamismo ,dell’imprevedibilità  e di un pizzico di incoscienza all’inizio del girone di ritorno è già ad un passo dalla salvezza,è costretta a cambiare completamente registro,anche a dispetto degli imprevisti forfait di Richardson e Dean. Partenza lenta con Cavaliero  che innesca la prima tripla. Immediata la risposta di Johnson con una doppia penetrazione che regala agli ospiti il primo vantaggio .Pistoia  prova a rispondere colpo su colpo alle percussioni  di Thomas ed Hayes sempre più incisivi col passare dei minuti  ma si tiene a galla solo grazie ai tiri lunghi di Galanda e Cortese ,limitando  i danni della prima frazione a soli due possessi (21-17). Con un implacabile Thomas ed un Lakovic ritornato incisivo ,Avellino allunga nel secondo quarto con un vantaggio da doppia cifra  (30-19).Concessioni in difesa poche, grazie ad un ritrovato Dragovic, sorprendente velocità di ritorno nel campo avverso  di Hayes ed Ivanov ela Scandone al riposo lungo finisce con merito avanti di undici (43-32). A consolidare il fossato nella terza frazione ci pensano le triple di Cavaliero ed Ivanov,ma non solo.Decisivo il saldo netto a favore degli irpini tra rimbalzi e palle recuperate(23 a 16), piuttosto che quelle perse dagli uomini di Moretti.Rush finale.Tutto si complica.Partenza a tavoletta dei toscani  che recuperano nove  delle dieci lunghezze in tre minuti con Cortese e Johnson  .Un break di quelli che fanno male per davvero.Avellino stenta  a ritrovarsi.A sbloccarla una tripla chirurgica di Dragovic ed un bel centro di Cavaliero che restituiscono un pizzico di serenità. Una tripla di Johnson fa tremare i polsi a Vitucci.C’è da sudare freddo fino ai titoli di coda dove ci pensa Lakovic  a chiudere sulla lunetta  per un lungo,lunghissimo sospiro di sollievo.